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INDICATORE ISI, “AD HOC” PER IL GREENVESTOR.

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19/07/2021

ECONOMIA

di Redazione

 

Il nuovo indicatore «ISI» creato da Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, consente di capire se un investimento è veramente «green». Sarà anche utile nella lotta alle ecomafie e permetterà di contrastare il crescente fenomeno del greenwashing.

 

Come poter capire se un investimento è veramente «green»? Ener2Crowd.com, la piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico recentemente selezionata dalla Banca d’Italia tra le 21 soluzioni inviate da 25 Paesi europei per la sfida della finanza green e sostenibile, annuncia l’introduzione di un nuovo indicatore di sostenibilità: l Indicatore di Sostenibilità d’Investimento (ISI).

I risvolti pratici del nuovo indicatore ISI si muovono verso due principali direzioni: da una parte aiutare gli investitori (GreenVestor) nelle scelte in base a parametri oggettivi e dall’altra prevenire il crescente fenomeno del greenwashing. Ma l’indicatore potrà anche essere utile nella lotta alle ecomafie.

Sulla base di analisi interne alla piattaforma sui capitali raccolti e allocati, sulla tipologia degli investimenti realizzati, sull’ammontare dei flussi di cassa impiegati per acquistare, mantenere o implementare immobilizzazioni operative (capex progetti) e —soprattutto— sui benefici ambientali generati, dopo un lungo lavoro di ricerca e sviluppo Ener2Crowd è riuscita ad individuare il valore ottimale per potere definire un investimento effettivamente green.

L’Intensità Sostenibile d’Investimento, che la società guidata da Niccolò Sovico —scelto da Forbes come uno dei 30 talenti globali under-30 del 2020— ha introdotto utilizzando la dicitura inglese con il medesimo acronimo «ISI» (Investment Sustainable Intensity), è stata declinata su base annuale come quantità ideale di emissioni di CO2 che ogni anno un euro investito in prodotti finanziari green debba contribuire a ridurre.

Da qui l'«indicatore totale derivato» (ISI totale), definito come quantità ideale totale di emissioni di CO2 che un'iniziativa green debba contribuire a ridurre per ogni euro ricevuto.

I valori medi riscontrati da Ener2Crowd per l’Italia sono pari a 0,74kgCO2/ di ISI e di 13,46kgCO2/ di ISI totale. Le iniziative con l'ISI più alto rispetto a questi valori sono proprio quelle che permettono di sostituire alle fonti fossili impianti per la generazione distribuita di energia elettrica da rinnovabili, come il solare fotovoltaico, o di implementare interventi di efficientamento energetico, fondamentali per sostenere una crescita sostenibile dell'economia del Paese. 

I nuovi indicatori sviluppati da Ener2Crowd sono fondamentali per capire quanto della nostra economia debba cambiare. Oggi ogni euro di ricchezza prodotta nel nostro Paese —che contribuisce al PIL— produce 0,267 kg CO2 ogni anno, ma —sulla base dell'aggiornamento degli obiettivi PNIEC di recente avvenuto— l'obiettivo al 2030 è quello di raggiungere un PIL del 27% superiore a quello 2020 e quindi di superare i 2 mila miliardi di euro ed al tempo stesso di contenere il volume di emissioni di CO2 legate ai consumi economici ad un livello del 29% inferiore, quindi sotto le 297 Mton CO2.

«Questo significa che la nostra economia deve quasi dimezzare (-44%) i propri impatti ambientali in termini di emissioni di CO2. Maggiore sarà la crescita economica, maggiore dovranno essere i nostri sforzi per ridurne la carbon intensity” e rispettare gli obiettivi che ci siamo dati come Paese. Investire green, creare una finanza green, partecipata e condivisa al servizio della green economy” è dunque fondamentale per alimentare la macchina trasformativa» commenta Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com.

Se tutti quanti cercassimo investimenti con un Indicatore di Sostenibilità d’Investimento come quello delle opportunità selezionate da Ener2Crowd, alla transizione energetica sostenibile basterebbero circa 16,5 miliardi di euro ogni anno fino al 2030, circa lo 0,7% della ricchezza liquida degli Italiani.

«Lo sforzo per raggiungere un'economia pienamente sostenibile è importante ma il nostro Paese ha tutti gli elementi macro economici e le possibilità per renderla non solo un'opportunità concreta, ma anche di redistribuzione della ricchezza e di una più uniforme crescita del benessere sociale attraverso la sua stratigrafia, grazie appunto all'energy crowdfunding» sottolinea Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd.com nonché chief analyst del GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde.


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